La Corte di cassazione è recentemente tornata a pronunciarsi in materia di accesso abusivo a sistema informatico, affermando che l’accesso è abusivo – e, come tale, integra reato – solo se è ontologicamente inibito poiché incompatibile con le mansioni del dipendente, e cioè nel caso in cui, per un verso, questi abbia consapevolmente violato le condizioni ed i limiti di accesso al sistema informatico risultanti dalle prescrizioni impartite dal titolare del medesimo per delimitarne l’accesso (c.d. assenza di potere), nonché, per altro verso, laddove l’attività posta in essere dal soggetto, astrattamente abilitato all’accesso al sistema, risulti incompatibile con essa e, così, con le sue finalità (Cass. pen., Sez. V, 12 luglio 2021, n. 26530).
Dopo aver conseguito la Laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” nel 2012, l’avvocato Luca Lanzi ha svolto il biennio di praticantato in un prestigioso Studio legale della Capitale, superando l’esame per l’abilitazione all’esercizio della professione forense presso la Corte di Appello di Roma. Iscritto all’Albo degli Avvocati di Roma dal 2015, a soli 27 anni ha iniziato a patrocinare in processi penali di sempre maggior caratura, nel Foro di Roma e su tutto il territorio nazionale.
Avv. Luca Lanzi
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